martedì 27 novembre 2012

Quotazioni OMI e GEOPOI

Dalla Agenzia del Territorio uno strumento informatico aggiornato che può aiutare l'agente immobiliare nella sua professione.

Le quotazioni OMI sono pubbliche ormai già da diversi anni, cosi come anche lo strumento informatico GEOPOI che fornisce sostanzialmente un riscontro cartografico dei dati relativi alle zone omogenee e alle quotazioni.

La novità sostanziale la ritroviamo nell'aggiornamento dell'applicativo web.


Riassumo brevemente ciò che troviamo nella guida alla consultazione online:

Sul sito internet dell’Agenzia del Territorio (www.agenziaterritorio.gov.it) nella sezione del sito dedicata all’Osservatorio del Mercato Immobiliare sono pubblicate con cadenza semestrale le quotazioni immobiliari relative tutti i comuni italiani, e le quotazioni sono per diverse tipologie edilizie nell’ambito delle destinazioni residenziale, commerciale, terziaria e produttiva.



Le quotazioni individuano un intervallo di valori, minimo e massimo, per metro quadrato, riferite ad immobili ordinari, classificate per tipologia edilizia e situate in un ambito territoriale omogeneo: la zona OMI.

I valori minimi e massimi rappresentano l'ordinarietà e pertanto sono escluse dall’intervallo le quotazioni riferite sia agli immobili di particolare pregio che quelli che versano in situazioni di particolare degrado o che comunque presentano caratteristiche non ordinarie per la tipologia edilizia della zona OMI di appartenenza.


I valori contenuti nel database delle quotazioni immobiliari dell’OMI non possono intendersi sostitutivi della "stima" di un professionista, ma soltanto di ausilio alla stessa. Sono riferiti all'ordinarietà degli immobili ed, in particolare, allo stato conservativo prevalente nella zona omogenea

L'utilizzo delle quotazioni OMI nell'ambito delle valutazioni immobiliari non può che condurre ad indicazioni di valori di larga massima. Quindi la stima effettuata da un agente immobiliare professionale, oppure di un tecnico professionista è l'unica (ed insostituibile) stima in grado di descrivere in maniera esaustiva e con piena efficacia l'immobile e di indicare il valore di mercato da attribuire all'immobile stesso.


Il framework cartografico denominato GEOPOI, realizzato dalla SOGEI, consente la consultazione delle quotazioni per indirizzo, comune e zona OMI attraverso la navigazione sulla cartografia. Gli utenti, infatti, con l’ausilio di apposite funzionalità di ricerca per indirizzo e pan/zoom, potranno accedere alle quotazioni OMI navigando sul territorio nazionale.
Il servizio è attivato per la consultazione delle quotazioni immobiliari relative all’ultimo semestre pubblicato in circa 7500 comuni italiani.

Senza addentrarmi in descrizioni troppo accurate sull'uso dell'applicativo web vi lascio con una serie di screenshot che valgono più di mille parole:

Ecco GeoPoi appena entriamo nel programma:

Con una serie di "doppio click" andiamo a fare lo zoom della zona che ci interessa:

A questo punto clicchiamo su "Visualizza zone OMI" e ci troviamo di fronte a questa schermata:

Un ulteriore doppio click per zoom:

e quando infine clicchiamo sulla categoria di nostro interesse (es. residenziale) veniamo re-indirizzati ad una pagina come questa:


Vi lascio con il link al sito dell'agenzia del territorio in cui vi sarà possibile trovare l'applicativo web GeoPoi e le quotazioni immobiliari OMI, nonchè la guida online.
Agenzia del Territorio: OMI, GeoPoi e guida online;


Author Marco Tommasino
Editor www.mtimmobiliare.it

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venerdì 23 novembre 2012

Quando il cliente truffa l'agenzia immobiliare

Quando il cliente truffa l'agenzia immobiliare

Ho appena finito di leggere un articolo sul blog de "Il sole 24 ore" il cui titolo è:
"L'agenzia immobiliare si paga anche a mandato scaduto"

Allego di seguito uno stralcio dell'articolo:
Quanto al concetto di "conclusione dell'affare", il diritto alla provvigione sorge anche quando il mediatore abbia svolto un'attività marginale, apparentemente di poco conto. Non rileva quindi (vedi quesito in pagina), che la conclusione sia avvenuta dopo la scadenza dell'incarico conferitogli, purché il mediatore abbia messo in relazione i contraenti con un'attività casualmente rilevante ai fini della conclusione del medesimo (Cassazione n. 23842/ 08). Del pari, la provvigione è dovuta anche se il contratto preliminare fra le parti è firmato a mandato scaduto e poi risolto senza che il definitivo sia mai stato sottoscritto (Cassazione n. 22273/10).


In oltre venti anni di professione ne ho viste di tutti i colori, e tra le tante "furberie" dei clienti non mi è certo mancata quella dei clienti che si accordano sul prezzo "al netto delle provvigioni", decidendo di scavalcare ed estromettere l'agenzia, perchè "Noi mica siamo scemi! Noi aspettiamo che scada il mandato prima di fare il compromesso".

Caro cliente furbetto, forse non sarai scemo, ma sei sicuramente ignorante!

La cosa che mi lascia perplesso è che in effetti vi parlo di dinamiche che appartengono alla prima metà degli anni 90, in quanto sul finire del secolo scorso era ormai chiaro anche ad acquirenti e venditori che laddove vi sia intercorsa una seria attività di intermediazione immobiliare documentabile dall'agente, tra venditore e acquirente; e che quindi l'affare si sia concluso grazie al suo intervento, questi abbia maturato il diritto alla provvigione.


Art. 1755 Codice Civile

Il mediatore ha diritto alla provvigione da ciascuna delle parti, se l'affare è concluso per effetto del suo intervento. La misura della provvigione e la proporzione in cui questa deve gravare su ciascuna delle parti, in mancanza di patto, di tariffe professionali , di usi, sono determinate dal giudice secondo equità.

Come vediamo non si parla nemmeno della famigerata "sufficiente attività mediatoria" che garantì l'assoluzione in primo grado ad un cliente furbetto, ai danni di un onestissimo collega! Il quale aveva portato in giudizio il cliente appunto perchè aveva scavalcato l'agenzia.
Secondo il codice civile infatti è sufficiente che l'affare si sia concluso per effetto del suo intervento.
Sarebbe come dire, se non fosse stato per l'agente immobiliare non avrei potuto acquistare questo immobile. Oppure cambiando punto di vista, se non fosse stato per l'agente immobiliare non avrei potuto vendere il mio immobile a questo cliente.

Parrebbe appunto che basti che la compravendita sia diretta conseguenza del suo operato. Come ad esempio aver messo in contatto le parti alla prima visita dell'immobile.
Certo, i clienti potrebbero avere qualcosa da eccepire, magari avanzando la tesi che l'acquirente non abbia mai messo piede nell'agenzia immobiliare, e di non aver mai visto l'agente immobiliare prima di allora.

E allora come difendersi?
... il caro  vecchio "foglio visita" riporta chiaramente che il cliente "tal dei tali" ha visto (o ricevuto informazioni) per un dato immobile, per la prima volta con l'agente immobiliare.
Firmando il foglio visita il cliente sostanzialmente afferma che l'agente immobiliare lo ha messo a conoscenza dell'immobile in vendita, testimoniando così che l'eventuale affare si è concluso per effetto dell'intervento del mediatore.

Poniamo però il caso (e mi è capitato alle volte) che il cliente, dopo aver visto l'immobile, si rifiuti di firmare il foglio visita. Niente panico!
E' comunque possibile tutelarsi, senza farne un dramma, ricordo una furiosa lite tra una mia collaboratrice anni fa, e un cliente.
E' sufficiente andare immediatamente dal proprietario, prima che il potenziale cliente furbetto possa tentare di scavalcarvi, e farsi firmare il "contro-fogliovisita" sostanzialmente un foglio visita al contrario, dove il proprietario attesta di aver ricevuto notizie di quel dato cliente per la prima volta dall'agente immobiliare.

E' comunque buona norma obbligare a firmare il foglio visita prima di visionare l'immobile.
E se il cliente si rifiuta? Abbiamo solo evitato una perdita di tempo o una potenziale grana.

E approfitto per ricordare qualcosa agli abusivi (legge 39/89):

Art. 6.
  1. Hanno diritto alla provvigione soltanto coloro che sono iscritti nei ruoli.
  2.  La misura delle provvigioni e la proporzione in cui questa deve gravare  su  ciascuna  delle  parti,  in  mancanza  di  patto,   sono determinate   dalle   giunte   camerali,   sentito  il  parere  della commissione provinciale di cui all'articolo 7 e tenendo  conto  degli
usi locali.

martedì 20 novembre 2012

La qualità paga! (domotica e fotovoltaico)


Oggi parliamo di domotica ...Perchè?

Sostanzialmente perchè l'ho promesso ad un nostro cliente/lettore che proprio l'altro giorno mi ha chiesto se fosse possibile avere un impianto elettrico domotico nell'appartamento che sta per acquistare a Casagiove.
Uno stralcio del nostro capitolato delle opere è visionabile qui, e ovviamente non si parla di domotica
Quindi integrare un impianto simile nel proprio appartamento porta inevitabilmente a dover rivedere il prezzo dell'appartamento a seconda del tipo di impianto domotico che si vuole ottenere. L'aumento può essere di di poche migliaia di euro per un impianto base, fino ad arrivare a cifre che si aggirano sui 10.000 Euro per un impianto che comprende gran parte delle cose che di seguito vado a riportare.

La richiesta di questo cliente mi porta però ad alcune riflessioni. 

Dal momento che stiamo vivendo un momento di crisi globale dei mercati, che ovviamente coinvolge anche il settore immobiliare-edile in larga misura, ci si aspetterebbe che i potenziali acquirenti siano disposti a rinunciare alla qualità pur di mantenere bassi i prezzi.

Nonostante la crisi del settore immobiliare, nonostante ci si proponga sul mercato con un prodotto eccellente (rispetto alla media) con immobili di "Classe A", vi è comunque chi ci chiede migliorie, ed innovazione.

Migliorie che comunque, precisiamo, non costano mica poco!

A conti fatti, fornendo alla nostra clientela un prodotto comprensivo di:

  • Impianto domotico completo comprensivo oltre che di pulsanti, interruttori e punti di comando per le tapparelle, punti luce indipendenti, del cronotermostato, e ovviamente delle prese dedicate per il controllo degli elettrodomestici. Un dispositivo per l’invio di messaggi SMS per il controllo dell’impianto e dei segnali d’allarme, dispositivo con avviso sonoro anti-sovraccarico, centralino con protezioni elettriche a riattivazione automatica. Mettiamoci anche il kit domotico per la videocitofonia, quello per il sistema di antifurto e il richiestissimo "webserver" che permette di controllare e gestire tutto l'impianto direttamente dal proprio pc, o dal proprio smartphone (iphone, android, etc.);
  • Poi abbiamo l'impianto di aspirazione centralizzato completo di bocchette di aspirazione e motore esterno.
  • L'impianto di climatizzazione con pompa di calore; impianto di riscaldamento a pavimento...
  • Impianto fotovoltaico per la produzione di energia per circa 3kWh;
  • Le varie rifiniture quali bascula automatizzata in garage; pavimenti, rivestimenti, infissi esterni, porte interne etc. di qualità superiore; il portoncino blindato con chiave magnetica, 


e tutto questo senza andare a considerare tutte le opere murarie eseguite con materiali che solitamente non vengono scelti dalle imprese edili per via del loro costo elevato rispetto ai prodotti commerciali...

Alcune di queste sono rifiniture di cui vi ho precedentemente parlato in un altro articolo (Ci sono case e ...CASE!!!) e che sono già comprese nel capitolato, ma vediamo come nel complesso, rispetto ad un prodotto "commerciale standard", noi andiamo a sostenere un costo di circa quarantamila euro in più per ogni singola abitazione. Vi parlo di COSTI VIVI DELL'IMPRESA, e a noi chiaramente ci fanno già prezzi scontatissimi.
Probabilmente un privato che voglia ottenere le stesse rifiniture acquistando i singoli prodotti in proprio spenderebbe quasi il doppio.

Anche evitando di sommare a questi i normali utili di impresa, vediamo come l'appartamento acquistato da questo nostro cliente costi (a noi) effettivamente circa 40.000 euro in più rispetto ad un appartamento della stessa tipologia, ma con un diverso grado di rifiniture.


Di fatto il cliente sta pagando a prezzo di costo le rifiniture che se fatte in proprio successivamente costerebbero molto di più; e quindi in effetti il cliente acquistando dal costruttore un immobile del genere ottiene, per assurdo, un immobile il cui valore intrinseco è di gran lunga superiore a quello effettivamente pagato per acquistarlo.


Ci si aspetterebbe, al tempo stesso, che data la gravissima crisi del settore i nostri appartamenti siano particolarmente difficili da vendere, per via del loro costo "percepito come elevato"; e invece no!

Vuoi anche solo per curiosità, stiamo ricevendo tantissimi contatti, anche fuori dalla provincia di Caserta.

Al momento l'operazione Parco Gaia a Casagiove (Via Arcivescovo Pontillo) sembra promettere benissimo.

Ulteriore dimostrazione, qualora ce ne fosse stato bisogno, che la qualità paga!

lunedì 19 novembre 2012

La crisi affossa il terziario


La crisi affossa il terziario, si salva la qualità


Come ormai da tempo sappiamo, ed era inevitabile che fosse, il mercato immobiliare vive un momento di gravissima crisi, e la situazione economica negativa non può che riflettersi pesantemente anche sul mercato immobiliare terziario.
Tanto per portare alla vostra attenzione i dati (a dir poco allarmanti) della situazione:
Rispetto al 2010, nel 2011 il numero delle compravendite degli immobili ad uso ufficio ha registrato un calo di oltre il 5%.
Nel primo trimestre del 2012 il mercato ha subito una gravissima flessione degli scambi di quasi il 20% che si è poi accentuata nel secondo trimestre con una contrazione delle compravendite del -32,7%.

Traducendo il dato percentuale in numeri assoluti:
Poniamo il caso di 100 uffici venduti nel 2010, si sono ridotti a 94 nel 2011; per essere solo 61 quelli compravenduti nel 2012 (proiezione del dato del secondo trimestre applicato a fine anno).
Stiamo vedendo rispetto al 2010 un calo di quasi il 40%.
E ricordo al lettore che nel 2010 il mercato viveva già una crisi gravissima!



Per i contratti di locazione, invece, vediamo che la flessione è molto più contenuta. Almeno per quanto riguarda il valore numerico di contratti stipulati. Infatti vi rimando alla lettura di questo articolo in cui abbiamo affrontato il tema della diminuzione dei canoni di locazione (uso abitativo)

A tal proposito Mario Breglia, presidente dell'istituto di studi e ricerche Scenari Immobiliari, afferma:
"La crisi economica sta determinando un profondo cambiamento nel mercato degli uffici: le aziende si spostano verso immobili di nuova realizzazione o di adeguata ristrutturazione, cercando di ottimizzare spazi e consumi". 

Poi ovviamente ci sono quelli che sostengono la tesi del "poco ma buono"; e sostanzialmente affermano che la domanda terziaria è prevalentemente orientava verso gli immobili di classe A, ben posizionati, ristrutturati e già cablati.
Questi i dati reali, poi sarà forse che il mercato di Caserta è particolare, ma la mia personalissima esperienza è ben diversa.
Colui che vuole investire in un immobile a destinazione d'uso terziaria in linea di massima preferisce acquistare un immobile nuovo, possibilmente non ancora ultimato, bensì in uno stato di grezzo avanzato in modo da poter personalizzare le rifiniture interne. La classificazione energetica (per quei pochi che sanno cos'è) ha un valore molto relativo.

Ora sappiamo che paragonare realtà distanti come Caserta e Milano è concettualmente errato; ma volevo proporvi il sunto di un focus a cura di Jones L. Lasalle sull'andamento del mercato immobiliare della piazza di Milano che sostanzialmente conferma il dato relativo alla domanda di locazione che attualmente si concentra ancora su una tendenza al consolidamento per i conduttori internazionali, in posizioni centrali (almeno per quelle attività che ospitano operazioni di front-office).

Tuttavia, le politiche di rigore adottate dalle aziende, e di conseguenza la spinta a ridurre i costi ha portato i conduttori verso immobili di qualità inferiore, in quanto questa scelta comporta come diretta conseguenza una riduzione dei canoni corrisposti.

La prevalenza di transazioni a livelli medio/bassi sembra suggerire che le attuali condizioni di mercato non stiano influenzando solo i volumi ma anche le condizioni delle locazioni.

Pare vi sia la tendenza delle società alla rinegoziazione degli attuali canoni di locazione, da parte dei locatori avviene spesso dopo un periodo più o meno lungo di sofferenza del conduttore; da parte di quest'ultimo ovviamente il fine è quello di realizzare un risparmio immediato che spesso può significare la sopravvivenza dell'azienda stessa, mentre altre volte si traduce semplicemente in un risparmio atto ad evitare tutte le spese e le problematiche relative ad un cambio di sede.

Di seguito un estratto di un articolo tratto da Repubblica.it
Il persistente difficile contesto economico ha incentivato la discesa dei canoni di locazione. Il canone prime di Milano è diminuito a 510 Euro/mq/anno. L’aumento del volume di sfitto sta mettendo pressione sui locatori che, pur di non ritrovarsi con i loro immobili sfitti, accettano di ridurre i canoni richiesti. Nel terzo trimestre di quest’anno i canoni nel centro sono diminuiti del 6% e del 16% rispetto al livello di un anno fa. Questa tendenza si osserva anche nel semicentro con una diminuzione meno marcata (-10%). Cbre segnala che a Milano il vacancy rate (lo sfitto) nel terzo trimestre di quest’anno è aumentato leggermente collocandosi sul livello dell’11,1%. Il report di Jones Lang Lasalle evidenzia che gli effetti del nuovo approccio di austerità adottato dal settore pubblico stanno iniziando ad essere avverti nel mercato di Roma degli uffici al di là dei volumi transati. I conduttori del settore stanno già cercando di rinegoziare i contratti vicini alla data di scadenza, con riduzioni dei canoni tra il 10 e il 20%. L’attività limitata che ha caratterizzato il terzo trimestre di quest’anno ha lasciato il tasso di sfitto (6,2%) pressoché stabile rispetto al secondo trimestre, ma la prospettiva rispetto al dato di fine anno è negativa a seguito di rilasci attesi e della contrazione dell’assorbimento. Anche dal report Rome Office di Cbre arriva la conferma dell’elevata tendenza alle rinegoziazioni che, in alcuni casi, si traducono in riduzioni intorno al 20% nel canone complessivo pagato. Nomisma segnala che nel primo semestre di quest’anno i prezzi medi di compravendita di uffici nelle 13 grandi città italiane sono diminuiti del 2,1%. «A Bologna — spiega Luca Dondi, responsabile settore immobiliare di Nomisma — cresce l’offerta di spazi ad uso ufficio nonostante la domanda sia sempre più rarefatta e le previsioni per il secondo semestre di quest’anno siano all’insegna di un calo delle quantità scambiate ». A Firenze, l’indebolimento della domanda di immobili direzionali rappresenta la determinante fondamentale della riduzione delle transazioni. La congiuntura attuale non incoraggia gli operatori genovesi del settore: nella seconda parte del 2012 è previsto un raffreddamento generalizzato di prezzi, canoni e numero di contratti stipulati. Segnali negativi dai mercati direzionali di Padova, Napoli e Palermo. Sostanzialmente stabili i mercati degli uffici di Torino e Venezia. Il primo trimestre di quest’anno ha evidenziato un’altra caduta degli scambi.

sabato 17 novembre 2012

LENR - Energia gratis a casa tua!

Il titolo è forse sensazionalistico, e sicuramente eccessivo ma, vi invito a fare un piccolo sforzo immaginifico...

Immaginate un appartamento riscaldato da uno strumento il cui cuore è grande all'incirca come una arancia.
Immaginate che l'apparecchio finale sia grande all'incirca come una normale caldaia a condensazione.
Immaginate che questo apparecchio produca (con le dovute proporzioni) una energia termica equiparabile a quella che produrrebbe un impianto nucleare della stessa portata.
Immaginate però che questo stesso impianto non abbia il problema del surriscaldamento/raffreddamento del nucleo, non abbia i problemi delle radiazioni, non abbia il problema dello smaltimento delle scorie...
Cercate quindi di immaginare, a casa vostra di avere tutti i vantaggi un piccolo impianto "nucleare domestico" senza tutti i fattori di rischio a cui siamo oggi abituati a pensare.

Avremmo produzione di acqua calda per uso domestico e per il riscaldamento.
Se si riuscisse a raggiungere temperature sufficientemente alte, con delle cucine progettate ad hoc potremmo sfruttare il calore per cucinare; il vapore per stirare e lavare e igienizzare il nostro appartamento... tutto questo gratis!

Tutto questo senza considerare che l'energia termica non sfruttata, con tutte le dovute perdite del caso, potrebbe essere trasformata in energia elettrica (mediante l'uso di turbine, piuttosto che motori a vapore, o motori stirling ecc.) ed immessa nella rete...

Immaginate poi la stessa tecnologia applicata alle automobili, e immaginate infine che apparecchi molto più grandi, utilizzanti la stessa tecnologia, producano energia elettrica.

Ci troveremmo all'improvviso ad essere liberi dal petrolio, dalle lobby dell'oro nero.
Liberi dal gas, liberi dalla costante minaccia nucleare, liberi dal gas serra, dal protocollo di Kyoto...
Avendo energia a costo zero vedremmo istantaneamente un crollo nel costo dei trasporti, e di conseguenza calerebbero anche i costi di beni di consumo...

Sarà che stamattina mi sento un po' John Lennon, ma mi viene voglia di cantare: "You, you may sayI'm a dreamerbut I'm not the only one. I hope some day you'll join us. And the world will be as one."

Bene, caro lettore ho una notizia per te:
"QUANTO HO SCRITTO E' POSSIBILE ED E' SEMPRE PIU' VICINO A REALIZZARSI"



LENR - LOW ENERGY NUCLEAR REACTIONS

Vi riporto in breve una notizia di un paio di giorni fà passata un po' sotto silenzio:
(fonte: www.greenstyle.it)Fusione fredda: conferme dagli USA su cella di Celani
Celani alla conferenza




Quando si parla di fusione fredda molti pensano esclusivamente all’E-Cat di Andrea Rossi, ma è noto come molti altri progetti stiano provando a creare un reattore capace di generare energia dalle reazioni nucleari a bassa energia, definite tecnicamente LENR. Tra questi tentativi, uno tra i più accreditati è quello del professor Francesco Celani.Questi ha da poco dichiarato di aver finalmente realizzato una cella perfettamente funzionante. In altre parole il cuore di un E-Cat alternativo sarebbe già pronto. Nulla di nuovo penseranno molti, di sedicenti celle ne esistono già tante: bisognerebbe però avere la prova che esse funzionino davvero, visto che l’attuale contraddizione fra l’ipotesi della possibilità delle suddette reazioni e la scienza nota.
La novità è che da ieri circola la voce di una replica riuscita dell’esperimento di Celani. A livello accademico è proprio la possibilità di ripetere i test e confermarne o meno il funzionamento in laboratori diversi a fornire prove empiriche convincenti. Proprio il disinteresse di Rossi per tali pratiche ha portato molti scettici a dubitare della sua buona fede. Il fatto che ci sia una cella Celani che pare funzionare negli USA sarebbe da considerarsi come un passo avanti decisivo. Il condizionale è però d’obbligo, dato che il ricercatore che ha dato la notizia non è che Bob Greenyer delMartin Fleischmann Memorial Project, ovvero un membro di un progetto evidentemente pro-LENR (Fleischmann è stato uno dei pionieri di tali ricerche eretiche). Insomma, difficilmente, nel valutare l’accaduto, la comunità scientifica non terrà conto di un certo conflitto d’interesse.
L’auspicio, però, è che tale cella sia liberalmente visionabile e che anche altri ricercatori, magari membri di istituti universitari accreditati, si assumano l’onere di effettuare le loro contro-prove. 
Per eventuali approfondimenti vi invito a cercare su Google "Francesco Celani" 


Nel frattempo noi, alla MtImmobiliare continuiamo a sognare un mondo in cui l'energia è libera!

giovedì 15 novembre 2012

Agenzie di rating: dobbiamo ridimensionarle!


Agenzie di rating ... il parere che nessuno ha mai chiesto!


Vediamo cosa accade...

La procura di Trani rinvia a giudizio due dirigenti della agenzia di rating Fitch, l'accusa è quella di aver manipolato i mercati in modo grave.
L'agenzia Fitch, per contro, rimanda le accuse al mittente dichiarandole senza precedenti e prive di ogni fondamento.
L'opinione di chi scrive è che saranno i giudici a stabilire se le accuse siano o meno prive di fondamento.
E se da una parte è vero che va rispettata la presunzione di innocenza fino a condanna passata in giudicato, dall'altra parte il rinvio a giudizio pone quantomeno qualche dubbio sull'operato delle agenzie di rating.
Ricordo i lettori che oltre ai due dirigenti Fitch sono stati rinviati a giudizio anche cinque dirigenti dell'agenzia Standard and Poor's.

Sostanzialmente la Procura di Trani,  ha rinviato a giudizio i sette dirigenti delle due agenzie di rating, in quanto queste avrebbero fornito intenzionalmente ai mercati finanziari, attraverso artifici anche a carattere informativo, "una informazione tendenziosa e distorta", e come tale anche "falsata", in merito alla "affidabilità creditizia italiana e alle iniziative di risanamento e rilancio economico" del nostro governo. 
E questo pare sia avvenuto al fine di disincentivare l'acquisto di titoli del debito pubblico italiano  deprezzarndone, così, il valore.

Colui che scrive questo articolo non può fare a meno di ricordare le pesanti oscillazioni negli indici di borsa e dello stramaledettissimo spread degli ultimi 2 anni.
E non posso fare a meno di ricordare che quelle stesse oscillazioni avvenivano sempre per delle variazioni nella classificazione dei vari paesi da parte delle agenzie di rating.
Al telegiornale si sentiva quasi quotidianamente almeno una notizia tipo: "L'agenzia di rating [omissis] ha annunciato che se non dovesse accadere questa determinata cosa, questa (o quella nazione) perderà la tripla A" - MACCHISSENEFREGA!

Abbiamo letteralmente messo nelle mani di poche agenzie, gestite da PRIVATI, il destino dell'economia globale!

Ora come forma di protesta, che a me pare molto più una sorta di ricatto, l'agenzia Fitch minaccia di bloccare tutte le comunicazioni sull'Italia.
Io dico che sarebbe un bene! 
Invito l'agenzia stessa a non cambiare idea, di non tornare sui suoi passi!

Non abbiamo bisogno di privati che manipolando i mercati manipolano anche la nostra economia interna!

Poco fa mi sono ritrovato a leggere un articolo interessante su repubblica.it commentiamolo:
Grilli: "Agenzie di rating ok solo in sfera privata"
Fitch, stop a comunicazioni sull'Italia



MILANO - "Il ruolo delle agenzie di rating può essere positivo se resta nella sfera privata, senza riflessi sul sistema di supervisione pubblico". Lo ha sottolineato il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, nelle stesse ore in cui l'agenzia Fitch ha annunciato il "black out" informativo sull'Italia. Una decisione, spiega la società in un comunicato, che fa seguito alle richieste di rinvio a giudizio formulate dalla procura di Trani contro due suoi dirigenti (e cinque di S&P) per gravi manipolazioni del mercato. Una mossa che Fitch definisce "senza precedenti e priva di ogni fondamento". "Il problema - ha spiegato Grilli in un'audizione in Senato sul sistema di vigilanza bancaria - è che negli anni, senza esserne ben consapevoli, abbiamo inserito le valutazioni delle agenzie di rating nel nostro sistema di supervisione pubblico". E invece la funzione di tali società non deve sconfinare: "Se un privato vuole comprarsi dei pareri se li compra - ha aggiunto - non c'è niente di male". Per il ministro dell'Economia è necessario, pertanto, rendere il sistema di sorveglianza pubblica immune o indipendente dalle loro valutazioni. "Questo non può essere fatto all'improvviso - ha spiegato - perchè si rischia il collasso completo, ma in modo graduale".
Intanto il black out di Fitch non riguarderà solo le comunicazioni al mercato riguardanti i rating e le emissioni italiane, ma sono sospese anche le conferenze, le teleconferenze e analoghi incontri in Italia o che vertano sull'Italia. Insomma, si tratta di un vero e proprio "silenzio stampa" ma sembra che l'agenzia non si limiterà a questo: "Se Fitch non riceve adeguate assicurazioni che questo tipo di incidente non si ripeterà, potremmo riconsiderare il futuro delle nostre attività in Italia". L'agenzia respinge "con forza" qualsiasi addebito circa la correttezza dei suoi comportamenti contestata dalla magistratura di Trani e ribadisce di avere rispettato i suoi criteri di 'policie' e "tutte le norme vigenti".
Per la procura di Trani, le agenzie di rating Standard & Poor's e Fitch avrebbero manipolato il mercato diffondendo informazioni distorte, se non addirittura falsate in merito alla "affidabilità creditizia italiana e alle iniziative di risanamento e rilancio economico adottate dal governo italiano". Tutto ciò sarebbe avvenuto in modo da "disincentivare l'acquisto di titoli del debito pubblico italiano e deprezzarne, così, il loro valore". Per questo la procura di Trani, dopo aver chiuso l'inchiesta sulle multinazionali americane chiamate ad analizzare la solidità finanziaria di uno Stato, ha chiesto il rinvio a giudizio per sette persone, ritenute figure apicali delle agenzie. 
Insomma la reazione di Fitch è stata diversa di quella di S&P che aveva respinto ogni accusa spieganto le metodologie sono "pubbliche, trasparenti e applicate in modo coerente in tutto il mondo" aggiungendo che avrebbe continuato a svolgere il proprio "compito senza alcun timore o favoritismo nei confronti di investitori, emittenti di debito o ogni altro soggetto terzo, e a difendere le nostre azioni, la nostra reputazione e quella delle nostre persone".

Il nostro ministro ha secondo me centrato il punto! 
Dobbiamo lavorare al fine di trovare un modo efficace ed indolore per rendere il sistema di sorveglianza pubblica immune o indipendente dalle valutazioni delle agenzie di rating.

RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE

Questa notizia vi è fornita in collaborazione con www.mtimmobiliare.it

In calo anche i canoni di locazione

E' di ieri pomeriggio il resoconto del centro studi nomisma in collaborazione con la società SoloAffitti , la società di Silvia Spronelli , (da non confondersi con MtSoloAffitti n.d.r.) in cui si rendono noti i dati relativi al 2012 in merito alle locazioni.
I prezzi hanno subito una flessione di circa il 6% su tutto il territorio italiano, contando picchi nelle aree metropolitane per 12% circa (Napoli e Roma).


Tralasciando le informazioni relative ai numeri di questa flessione (per coloro interessati potete trovarli in questo articolo di idealista.it) volevo soffermarmi su un fattore secondo me interessante.

Solitamente al calo delle compravendite corrisponde un lieve aumento dei canoni di locazione (non che sia una condicio sine qua non ma è un fenomeno frequente), questa volta stiamo assistendo invece ad un fenomeno preoccupante.


Calano anche se lievemente i prezzi delle case
E cala di conseguenza anche il valore commerciale degli immobili; qualche costruttore avrebbe qualcosa da eccepire sul concetto di "lievemente", ma se paragoniamo la nostra situazione a quella di altre nazioni europee, ad oggi possiamo ancora ritenerci fortunati.

Calano anche se lievemente i canoni di locazione
E su questo punto conosco in particolare un architetto, professore di estimo, con la fissa della valutazione analitica per capitalizzazione dell'immobile che dichiarerebbe tutto bello soddisfatto e tronfio che è un fenomeno naturale, cosa che invece NON E'.




Aumentano i poveri:
L'aumento della poverta' in Italia e' "un grande problema da non sottovalutare". Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera nel corso della presentazione del 'Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti 2012' presso il ministero delle Politiche agricole. (fonte: AGI)

 Aumentano gli scioperi:
Ricordo lo sciopero internazionale di ieri al grido di "Toma la huelga", potete trovare l'articolo sul nostro blog (Sciopero internazionale... un macello!)

Sembra inoltre che a livello politico si stia dando enorme credito a chi in realtà dovrebbe fare solo satira...

Noi italiani stiamo imboccando una strada pericolosa...