lunedì 12 novembre 2012

Rigore per tutti, ma non per la Chiesa!

Il potere di alcune lobby riesce (senza vergogna) a farsi fare "lo sconto" quando al cittadino viene chiesto di stringere la cinghia in nome del "rigore".

Il sito Repubblica.it ha appena pubblicato un dossier dal titolo:

Imu, blitz del governo alla Camera
imposta più leggera per la Chiesa



Vediamo in breve che cosa dice:

Palazzo Chigi dribbla le obiezioni del Consiglio di Stato e insiste: per i religiosi viene 'addolcito' il Codice civile e quindi molte attività miste, cioè che ottengono profitti, potranno evitare l'imposta sugli immobili. Nel decreto Enti locali è stata inserita una norma "segreta", che riguarda la definizione di ente no profit, ma che non vale per il resto degli italianidi VALENTINA CONTE
IL GOVERNO, costretto ad accelerare il varo del regolamento che imponga anche alla Chiesa e agli enti no profit, laddove producono utili, di pagare nel 2013 l'Imu, tenta un colpo di mano. Far passare una definizione ad hoc di ciò che non è attività commerciale. Che vale per questi enti, ma non per il resto degli italiani. E che li solleverebbe dal versamento dell'imposta sulle porzioni di immobili ad uso "misto" da cui traggono profitti (cliniche, alberghi, ostelli, mense, sedi varie), con una semplice modifica del loro statuto, da apportare in corsa entro dicembre. 


Un rischio grosso, avverte il Consiglio di Stato, perché l'Europa guarda. E la Commissione di Bruxelles potrebbe multare l'Italia per aiuti di Stato illegali e recuperare tali somme "condonate", a partire dal 2006. Un danno che può valere fino a 3 miliardi, considerati gli incassi stimati dal governo (300-500 milioni l'anno).
Veniamo a noi:Ci chiedono rigore, ci chiedono di tirare la cinghia, ci mettono in ginocchio, fermano l'economia e poi? 
....... fanno lo "sconto" alla Chiesa, a SPESE NOSTRE, a rischio di beccarsi anche una multa che poi dovremo PAGARE NOI !!!
Credo che il popolo del web debba farsi sentire!

Nessun commento:

Posta un commento