lunedì 12 novembre 2012

Siamo passati dal mutuo fortunato al mutuo impossibile

dal blog de "ilsole24ore" arriva uno spunto di discussione interessante!



Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dirlo, in barba alla crisi e ai mercati, in Italia c'è un esercito di oltre due milioni di mutuatari bravi e fortunati
Parliamo di coloro che quando i media "denunciavano" l'aumento dell'euribor, e di conseguenza delle rate del mutuo e quindi insorgeva la difficoltà delle famiglie a pagare le stesse, hanno avuto il CORAGGIO di scegliere il tasso variabile al momento giusto (quando molti ripiegavano su fissi molto più cari) e fortunati nel beneficiare della spettacolare caduta degli indici Euribor (a cui è agganciato oltre il 98% dei mutui variabili stipulati in Italia).
Questa generazione di mutuatari fortunati sta rimborsando oggi un mutuo a tasso variabile a tassi straordinariamente vantaggiosi tenendo conto che l'Euribor a 1 mese viaggia oggi intorno allo 0,1% e che la versione a 3 mesi è allo 0,19%. Se a questa percentuale aggiungiamo uno spread medio dell'1,3-1,5% (quale era quello proposto dalle banche in tempi pre-crisi) il calcolo è fatto. 
Se consideriamo che alcune banche in forza di convenzioni stipulate con associazioni di categoria degli agenti immobiliari (Es. FIAIP) applicavano spread anche dello 0,8% o 0,9%, ci troviamo in un momento in cui in Italia (ed MT Immobiliare puo testimoniare questa realtà anche a Caserta ) vi sono in essere mutui il cui "tasso finito" è inferiore all'1%.
Non dobbiamo dimenticare inoltre che oltre alle associazioni di categoria a mezzo delle convenzioni bancarie vi sono state (tra il 2004 e il 2007) molte banche estere (Inghilterra, Spagna, etc.) operanti in Italia che offrivano mutui estremamente competitivi - in linea per l'appunto con quelli di Spagna, Portogallo e altri Paesi europei - con spread inferiori all'1%.
E dire che a fine 2008 l'Euribor toccava il picco storico oltre il 5%. In quel periodo il miglior variabile si attestava intorno al 5,3% mentre il miglior fisso intorno al 5,5%. E dire che in quel periodo l'80% dei nuovi mutuatari sceglieva il mutuo a tasso fisso (temendo che gli Euribor potessero salire ancora di molto)
E QUESTA SCELTA LA DOBBIAMO IN GRAN PARTE AL BOMBARBAMENTO MEDIATICO DI QUEGLI ANNI !!!



Molto più bravi son stati coloro (quel 20% a fine 2008) che invece hanno scelto il variabile anche durante le fasi schizofreniche degli indici Euribor. Perché adesso, come visto, quegli Euribor sono crollati (complice la crisi e le aspettative di ulteriori tagli dei tassi da parte della Banca centrale europea) avvicinandosi a quota 0. Le rate dei mutuatari bravi e fortunati sono crollate mentre quelle di chi ha puntato sul fisso nel momento peggiore degli 'Euribor sono invece rimaste le stesse. Ogni mese almeno 200-300 in più nell'esempio di un mutuo a 20 anni di 150mila euro.
Nel 2009 e nel 2010 gli Euribor si sono normalizzati fino ad eccedere al ribasso nel 2012. In questi anni la maggior parte dei mutuatari ha scelto il tasso variabile. E qui entra in ballo anche un pizzico di fortuna. Perché chi è riuscito a ottenere il mutuo prima del settembre 2011 ha potuto beneficiare di spread normali (fino all'1,5%). Dopodiché gli spread si sono impennati e le condizioni di accesso al credito sono peggiorate (a banche che non erogano più mutui si sono unite banche che offrono prestiti solo fino al 60% del valore dell'immobile a banche che chiedono fideiussioni anche a chi ha un contratto a tempo indeterminato).
I mutuatari fortunati si chiedono però se oggi sia il caso di passare al fisso, qualora la propria banca proponga tassi di rinegoziazione molto aggressivi. Il dubbio resta e la convenienza va valutata. Ma va ponderata anche per almeno due fattori: 1) è vero che Euribor così bassi non possono che salire nei prossimi anni ma i future che ne anticipano la tendenza a cinque anni indicano che nei prossimi tre anni saliranno meno di un punto percentuale e che potrebbero salire di 1,5-2 punti percentuali nel giro di cinque anni; 2) i tassi Bce e gli Euribor (che sono in qualche modo collegati) tendono a restare bassi in periodi di crisi. Crisi che sembra essere lontana da un recupero (la stessa Merkel ha detto che durerà ancora cinque anni).
Alla generazione di mutuatari bravi e fortunati sta subentrando, quindi, una nuova generazione, quella del mutuo impossibile.
In ogni caso, essendo il mutuo un contratto finanziario poliennale, deve essere trattato come un qualsiasi investimento e quindi analizzato e potenzialmente rivisto nel corso del tempo. Per questo motivo, sia i mutuatari bravi e fortunati che hanno puntato sul variabile prima dello scoppio della crisi che quelli sfortunati che oggi si trovano alle prese con il mutuo impossibile hanno il dovere di informarsi a dovere prima di stipulare il contratto per non commettere errori da pagare per 20-30 anni. Conoscenze che possono valere anche un risparmio superiore a 40mila euro per un mutuo di 150mila euro a 20 anni. Come molti, fra gli oltre due milioni di mutuatari fortunati, possono oggi testimoniare.

Per una consulenza professionale per il tuo mutuo rivolgiti con fiducia a MT Immobiliare a Caserta .

2 commenti:

  1. io so solamente che in un periodo come questo, che siamo tutti quanti a rischio che perdiamo il lavoro, non ce la facevo piu con il mutuo e ho dovuto vendere casa... la crisi è terribile.

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  2. Aggiungo in forma di commento questa notizia di oggi:
    (fonte La Stampa)
    *Bernanke*: occorre ripartire dal mercato immobiliare
    Dobbiamo ripartire dal *mercato immobiliare*. E' quanto ha affermato *Ben Bernanke* durante il discorso tenuto all'Hope Global Financial Dignity Summit di Atlanta. Per il numero uno della Fed gli standard per la concessione dei prestiti sono troppo ristretti, ed impediscono ai creditori meritevoli di comprare casa. La mancata concessione dei prestiti frena la ripresa economica e rallenta la risalita del mercato *immobiliare*.

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